Curiosità e Storia dei Barboni Italiani

Autore: Resaz Claudia 04 lug, 2022
IL BARBONE PARTICOLOR di Claudia Resaz Questo articolo, cerca di chiarire alcuni dubbi sul mantello dei nostri cani, rispondendo alle domande più comuni. Da dove arriva il nostro particolor? È un incrocio tra un bianco e un nero? È un meticcio con altri geni dietro? Spesso mi sento rivolgere queste domande anche da colleghi o da persone del settore.... persino da un veterinario. Tanto per cominciare il particolor NON E' un incrocio con altre razze. E' un barbone a tutti gli effetti (è stato più volte dimostrato con test del DNA) che porta in sé un gene recessivo che causa il mutamento da nero o altro colore solido in bianco. Questo gene è il responsabile della caratteristica pezzatura. Quindi possiamo dire tranquillamente che un particolor bianco e nero è un nero con un gene …... particolare! Questi cani ci sono sempre stati, io toeletto dal 1989 e anche allora mi capitava sul tavolo il classico cane nero con la bevuta bianca e la macchiolina bianca sul petto, quello che ora è riconosciuto come mismark. Ebbene quel cane portava in sé il gene recessivo. Per salvare questo mantello negli anni '70 si è iniziato in America in Germania ed in Russia ad accoppiare tra loro i soggetti portatori del gene responsabile della mutazione del colore ripristinando così il tipo di mantello Lo chiamo ripristino perché il gene particolor è sempre stato presente nel barbone, semplicemente gli allevatori dell'epoca, che avevano trasformato un cane da riporto da acqua di taglia medio grande in un compagno di vita di taglia piccola, avevano nel contempo selezionato un mantello uniforme per renderlo ancora più elegante. Quindi il barbone nei colori solidi nasce da una scelta estetica e, naturalmente, era anche lui presente in questa forma..... ma non era l'unico mantello esistente.... semplicemente l'uomo decise che era più chic! Ora dopo quasi 40 anni di lavoro sui particolor questo mantello è sempre più presente e piace molto e da qui incominciano i dolori. Il Club Francese detentore dello standard del barbone non accetta di presentare una modifica allo standard come è stato fatto in prima battuta per i diluiti albicocca e grigi e più recentemente per i red,quindi al momento questo mantello non è riconosciuto in Italia anche se si sta lavorando per far sì che entri in una qualche regolamentazione anche da noi come già succede all'estero. Questo ovviamente comporta che il particolor non può partecipare a nessuna esposizione ufficiale in Italia dove l'E.N.C.I fa riferimento esclusivamente agli standard riconosciuti come del resto la F.C.I. In altri Paesi dove esistono altri circuiti internazionali il barbone particolor viene presentato in expò ma giudicato solo da giudici NON F.C.I. Non è semplice allevare Particolor e a volte è frustrante, c'è poca possibilità di confronto e naturalmente , non potendo confrontarci a livello espositivo con altri barboni, a noi piccoli allevatori manca anche il commento costruttivo di giudici preparati che ci possa aiutare a migliorare le nostre cucciolate. E sinceramente, io credo che lasciare nelle mani di pochi amanti poco esperti questa magnifica variante di mantello del barbone sia un peccato.... un allevatore di lunga data ben saprebbe come incrociare per ottenere cani sempre più belli. Chi gironzola su Internet ha la possibilità di vedere degli splendidi cani in Russia ed in Germania e noterà che gli allevatori quasi sempre sono persone competenti che allevano anche solidi di successo. In Italia purtroppo questo non succede, anzi, qui la maggior parte dei particolor nascono al di fuori di qualsiasi controllo o test. Inoltre, per molti quello del particolor è un business proprio perché non è regolamentato da nessuna rappresentanza ufficiale e questo lascia spazio ai meno seri per produrre cani qualitativamente non rispondenti allo standard. Detto questo, vediamo nel dettaglio come si presenta sul tavolo un bicolore. L'aspetto allegro di questi cani unito al loro particolare mantello sempre diverso fa sì che anche il taglio più serio rimanga un po' “burlesque” alleggerendo un po' il concetto di cane chic che ha portato la riduzione di richieste di questa razza. Infatti per molti il barbone rimane il cane buffo con i codini, un po' di sponda, insomma un cane che veniva immediatamente classificato in modo negativo dal grande pubblico. Purtroppo non tutti ascoltano quando gli si spiega che il taglio aveva una sua utilità, lo vedono solo o bellissimo o bruttissimo. Con il particolor a mio modesto avviso i toelettatori possono fare qualsiasi taglio sfruttando la loro innata simpatia ed eleganza, riuscendo così a far conoscere il barbone come è realmente, un cane sportivo ed elegante, dolce ma di tempra.... insomma un cane che può soddisfare molto di più di tante altre razze , indubbiamente belle ma selezionate in modo talmente specifico per il loro lavoro da avere, a volte, problemi di adattamento ad una vita in famiglia. Inoltre con questo mantello nulla leviamo ai cugini più elegantemente “vestiti” anzi..... Con una novità riproponiamo lo stesso cane ove, vedendo sempre più in giro cani giocosi e gioiosi il grosso pubblico cercherà poi il mantello e la variante ad ognuno più congegnale. Su barbone particolor, la sua storia, i suoi colori e le sue pezzature si potrebbe scrivere un libro, quindi, per non essere troppo prolissa, lascio aperto l'argomento in modo che si possa affrontare con un articolo specifico ogni argomento. Questa è solo la presentazione....
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